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  • : Passeggiate sulle montagne del Ticino
  • : Diari di viaggio delle passeggiate prevalentemente sulle montagne del Ticino, con foto e testo. Articoli tematici e links utili per la pianificazione di una escursione. Trekking ed escursionismo per tutti.
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21 settembre 2008 7 21 /09 /settembre /2008 21:58

Percorso effettuato: Mornera (Q1200) - capanna Albagno - cima del Gaggio (Q2200) e ritorno.

Difficoltà: sentiero T2 da Mornera alla capanna Albagno, sentiero T3 dalla capanna alla cima del Gaggio.

Dislivello: circa 1'000 metri.

Lunghezza del percorso: 18 Km.

Sforzo equivalente: 28 Km.

Durata (incluse le pause): 8 ore.

07:00 Domenica 24 agosto 2008. Avremmo dovuto fare il giro del Cristallina, ma durante la settimana la meteo non era stata promettente. Sabato invece un forte vento da nord ha spazzato via tutte le nuvole, e le previsioni per domenica erano ottime. Qualsi all'ultimo minuto organizzo questa gita (che avevamo in agenda da diverso tempo), invitando Marco, Lara e i loro bimbi Ivan e Alice. Sveglia, colazione, e via in auto fino a Monte Carasso per prendere la
teleferica fino a Mornera.

08:30 Inizia la salita con la teleferica. Il forte vento in basso ci fa temere un viaggio ballerino. Invece, appena iniziata la salita, il costone della montagna ci protegge, e saliamo senza troppi patemi d'animo.

09:00 Siamo in Mornera, a 1'200 metri s.l.m. Accendo i due Walkie-Talkie, appena acquistati e caricati. Sembrano robusti, sono impermeabili, batteria ricaricabile, ma si possono utilizzare anche le pile a stilo AAA. Breve istruzione a Marco sull'utilizzo, poi via tutti quanti.

10:00 Il tempo è bellissimo, siamo appena entrati nella valle di Sementina. Il cielo è pulito come normalmente lo è solo in inverno, la visibilità quasi perfetta. Estraggo il nuovo binocolo, e mi guardo attorno: splendido


La vista in basso è eccezionale, e si comincia ad intravvedere il lago di Lugano.

11:15 Arrivo alla
capanna Albagno. E' una capanna piccola, ristrutturata di recente, e gestita prevalentemente da volontari. Scopriamo di conoscere in modo indiretto la signora presente (Marco invece la conosce bene). Alice (4 anni) è stata bravissima, e si è fatta i 550 metri di dislivello senza fare una piega: promette bene. Pranzo veloce, poi ci organizziamo per la salita. Lara ed Alice ci attenderanno alla capanna con uno dei due Walkie-Talkie, mentre Rita, Marco, Ivan ed io saliremo fino al Gaggio (circa 2'200 metri).

12:00 Partenza. Il sentiero si mostra subito molto erto, e ci porta fino ad una sella dalla quale si dirama il sentiero per la cima dell'Uomo e quella per il Gaggio. La vista verso il basso è splendida.


Lo sguardo spazia fino al Sottoceneri. Intanto il sudore aumenta: la giornata è particolarmente calda, non c'è vento, e la salita è impegnativa.

13:15 Arriviamo alla sella con la biforcazione. Il sentiero si fa più impegnativo. In realtà non c'è sentiero, ma solo le tracce bianco-rosso-bianco sul fianco della montagna. Là in alto vediamo la croce del Gaggio... Coraggio, ancora un piccolo sforzo.

14:00 Siamo in cima. Lo sguardo spazia dall'Adula fino al massiccio del Monte Rosa, passando per il passo del San Jorio, la capanna del Brogoldone, i due rami del lago di Lugano. Si vede la pista di Agno, e vediamo il luccichio degli aerei che decollano ed atterrano a Malpensa.


Ivan (9 anni) è stato bravissimo. Ha camminato come uno stambecco, senza mai smettere di parlare.


La vista è veramente splendida, così mi attardo a scattare ancora qualche foto.


Vediamo Arbedo-Castione, e l'imbocco della val Mesolcina. Dall'altra parte ci osserva l'Adula e la valle di Blenio.


Il pizzo di Claro decide di non essere da meno.


15:00 Iniziamo la discesa verso la capanna, dove ci attendono Lara e Alice.

16:00 Ripartiamo dalla capanna verso Mornera. Abbiamo le ali ai piedi: durante la giornata è salita una comitiva di una trentina di persone per pranzare in capanna, e temiamo che se non ci affrettiamo si crei una fila interminabile per i posti in teleferica.

17:30 Marco e Ivan scendono con la teleferica da Mornera, mentre io attendo Rita, Lara e Alice.

18:00 Arrivo a Monte Carasso, e rientro nella normalità di tutti i giorni.

Se vuoi vedere tutte le foto della passeggiata (non che ci sia qualcosa di speciale), clicka qui.

 

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21 settembre 2008 7 21 /09 /settembre /2008 21:57

Percorso effettuato: Rodi - lago Tremorgio - passo Venit e ritorno.

Difficoltà: sentiero T2.

Dislivello: circa 1'200 metri.

Serie dei "Laghetti alpini della Svizzera Italiana".

08:00 Tiziana, Paolo, Natalia, Rita ed io ci ritroviamo al parcheggio della rotonda di Arbedo per affrontare una salitella di 900 metri su 7 Km di percorso, da Rodi al lago Tremorgio. Sono un po' preoccupato, non ho mai fatto una salita così lunga. Normalmente calcolo 300 metri di ascensione all'ora, ma le guide mi danno un tempo di percorrenza di 2.5 ore. So che sono una frana in salita (tutti mi bagnano il naso quando andiamo su), e non mi sembra molto realistico. Vedremo, è una sfida. Partenza con un'unica auto per l'ambiente ed il borsello.

09:15 Arriviamo a Rodi. Un'ora e un quarto da Bellinzona a Rodi? Beh, uscendo dall'autostrada ho girato a destra, passato Ambri, passato Piotta, e quando sono quasi arrivato ad Airolo mi sono reso conto che magari la strada non era giusta... Volta l'auto e torna indietro. Se guido così sulle strade, chissà sui sentieri...

09:30 Partenza. Vestiti di tutto punto (siamo pur sempre a 900 metri s.l.m.) entriamo nel bosco seguendo il sentiero. Passati meno di 5 minuti, prima fermata. Fa caldo, il suolo è umido per le pioggie incessanti dell'ultimo mese, e si solleva un'umidità incredibile che ci fa pensare di essere in una sauna. Via tutto, senza dare scandalo.

11:30 In alto si vede la bocchetta che porta alla piana del laghetto. Sono l'ultimo della comitiva (che strano), e vengo colto da un attacco di ipoglicemia e inizio di mal di testa. Curo il primo con un frutto e due barrette di cereali, il secondo tracanando mezzo litro di acqua. Invidio Natalia e Paolo che vanno su come treni e penso "aspettate che facciamo una passeggiata in piano, poi ne riparliamo...". Sono salito senza fare pause, e ho dimenticato di riempire il serbatoio...

12:15 Arrivo al laghetto del Tremorgio a 1'850 metri s.l.m., inserito in una piccola conca. Non ci credo: 2.75 ore per 900 metri di ascensione. Ho impiegato un quarto d'ora di più di quanto dicano le guide, ma per me è una grossa vittoria! Penso a quei matti che salgono i 7 Km e 900 metri a corsa per una gara che si tiene ogni anno: per me sono dei Superman. Estraiamo i nostri panini, e ci godiamo il paesaggio.

Lago Tremorgio
Tiziana e Paolo
Natalia e Rita
13:00 Il cielo si sta coprendo velocemente, come spesso succede in montagna. Ci spostiamo dal laghetto alla
capanna del Tremorgio per bere un caffé, e discutere il proseguio della giornata. L'idea è di salire fino al passo Venit, poi fare il giro della capanna del Leit per tornare nuovamente al Tremorgio e scendere con la teleferica. Decidiamo di partire e valutare lungo la strada la meteo, che nel frattempo si è stabilizzata.

13:30 Partenza dalla capanna. Il sentiero ci guida verso l'alto, a sinistra del laghetto, verso una cascatella.

Lago Tremorgio
14:15 Arriviamo sul piccolo pianoro da cui ha origine la caduta d'acqua, e i cartelli ci indicano le due vie per arrivare alla capanna del Leit. Decidiamo di fare il giro in senso orario, salendo al passo per girare poi a destra fino al Leit e tornare indietro al pianoro.

Bivio per il passo Venit - capanna Leit
14:45 Siamo al passo Venit, a circa 2'150 metri s.l.m. In basso si intravvede Dalpe, ma la foschia disturba la visione. Il cielo è coperto stabile, per il momento non minaccia pioggia. Il giro del Leit richiede circa 50 minuti da qui (non c'è praticamente dislivello), ma uno dei compagni lamenta dolori ad una gamba. Si decide di rientrare tutti alla capanna e non lasciare solo uno di noi (sicurezza prima di tutto).

Passo Venit, verso Dalpe
16:00 Siamo alla capanna. Fetta di torta e té, poi ci spostiamo alla stazione di monte della
teleferica Rodi-Tremorgio per scendere.

17:00 Siamo di nuovo in basso. A dimostrazione che camminare fa bene e mantiene giovani, il responsabile della teleferica, al momento della prebenda, fa pagare mezzo biglietto a Natalia, dato che evidentemente ha al massimo 15 anni... 

18:00 Rientro a Castione, e commiato. 

Se vuoi vedere tutte le foto della passeggiata (non che ci sia qualcosa di speciale), clicka qui.

 

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21 settembre 2008 7 21 /09 /settembre /2008 21:56

Percorso effettuato: Mesocco - Nassel - Calnisc - Gumegna - Mesocco.

Difficoltà: strada forestale T1, poi sentiero T2.

Dislivello: circa 800 metri.

Lunghezza del percorso: 16 Km.

Sforzo equivalente: 24 Km.

Durata (incluse le pause): 8 ore.

10:15 Rita ed io ci ritroviamo con Daniela, Luigi ed i loro figli Fabio e Dario alla vecchia stazione del treno di Mesocco. Su di un libro con "le più belle passeggiate della Svizzera" abbiamo trovato un percorso completamente sconosciuto, che si dirama sulla costa sinistra della valle. Daniela & Co. sono ottimi camminatori, e da molto ci ripromettiamo di fare una passeggiata assieme. La giornata è splendida come lo sa essere una giornata di settembre in Ticino (beh, siamo in Mesolcina), e tutto lascia pensare al meglio. Con noi il nostro cane Zara, e il loro cane Luna.

10:30 Partiamo dalla stazione, scendiamo al fiume e lo attraversiamo, poi prendiamo la strada forestale che sale a Nassel. Sono 600 metri di dislivello, ho calcolato circa due ore di cammino. La pendenza è accettabile per le mie gambe, per cui riesco a tenere il passo con gli altri, anzi, dato che le signore chiaccherano a più non posso, riesco persino a distanziarle... Incredibile.


12:30 Arriviamo a Nassel, trasformato da zona di sosta tra il fondo valle e l'alpeggio in zona residenziale. Casette linde ed ordinate, non c'è nessuno in giro. L'ultima casetta lungo il sentiero ha un grande tavolo nel prato non recintato. Decidiamo che se puliamo e rimettiamo tutto in ordine non è peccato mortale utilizzarlo per il pranzo al sacco.


13:00 Ripartiamo verso Calnisc, tappa intermedia. Il sentiero sale ancora un po', ma niente di straordinario. Entriamo nel bosco, cosa apprezzata perché il sole comincia a picchiare mica male. Il sentiero è agevole, marcato (o ri-marcato) di recente. Si vede che si tratta di una via frequentata in passato, ma orami abbandonata. Alcuni casolari con i muri in sasso a secco e diroccati ce lo confermano. Incontriamo una splendida cascata lungo il tragitto.


14:00 Arriviamo a Calnisc, il terreno si apre in una gradinata ampia. Siamo un po' sopra Pian San Giacomo come altezza, e in basso si vede bene la valle Mesolcina verso sinistra, mentre a destra lo sguardo spazia verso San Bernardino. Quattro chiacchere con i membri di una famiglia seduta al tavolo in giardino, e via di nuovo verso Gumegna.


15:00 Siamo nel bosco, e non si procede. Luigi ha trovato funghi porcini in ogni dove, e sta facendo incetta. Tutti belli, grandi e sani, ma non ci muoviamo. Per fortuna non siamo sotto pressione per i tempi. Fabio dà una mano nella raccolta. E' tutto un "guarda cosa ho trovato" e "guarda là...".

15:30 I funghi non sono esauriti, ma nella sporta non ce ne stanno più. Il sentiero è uscito dal bosco, e ha iniziato ad inerpicarsi in modo impressionante verso l'alto. Rita utilizza per la prima volta i bastoni, acquistati ieri, e ne decanta le meraviglie. Arriviamo ad una cascata splendida, poi giriamo il costone, e ooooh, ce n'è una seconda. La roccia impedisce la vista dell'altra, ma se ci si mette in mezzo si riescono a vederle entrambe.



16:15 Arrivo a Gumegna, il sentiero termina e ricomincia la strada forestale. Incontriamo tre signore che hanno fatto la passeggiatina della domenica da Mesocco fino a qui (alla faccia) e iniziamo la discesa verso Mesocco assieme a loro. Durante il tragitto, sul sentiero, non abbiamo incontrato nessuno. Chissà da quanto tempo non passava qualcuno...


18:30 Arriviamo al posteggio delle auto. Passeggiata veramente splendida e facile, da consigliare. Forse il libro ha esagerato un po', ma se non fosse stato per lui, non l'avremmo scoperta. Ci salutiamo, e partenza per casa.

Se vuoi vedere tutte le foto della passeggiata (non che ci sia qualcosa di speciale), clicka qui. 

 

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28 agosto 2008 4 28 /08 /agosto /2008 17:35

Benvenuta (o benvenuto) sul mio blog. Qui trovi i diari di viaggio delle passeggiate sulle montagne ticinesi che ho fatto assieme a mia moglie, e spesso in compagnia di amici.

Di cosa ti parlo in questo blog?

In questo blog ti parlo di lentezza, di passi leggeri, di percorsi vissuti, guardati, annusati e pensati. Ti parlo di un viaggio, dato che normalmente il punto di arrivo coincide con il punto di partenza, per cui la meta non ha importanza. Ti parlo di bisbigli di acqua, di fruscii di ramarri nelle foglie, di pensieri che mi corrono per la testa mentre cammino, e della gioia di vivere il paesaggio come un buongustaio assaggia lo slow-food: lentamente, con intensità e attenzione. Ti parlo di amicizia, che passo dopo passo si rinsalda e cresce, assieme alle persone con cui ho l'onore e il piacere di condividere il percorso.

Struttura del sito

Sul blog trovi quattro tipi di articoli:

1) i diari di viaggio: i resoconti delle passeggiate, con la mappa Google dei punti di passaggio.
2) informazioni utili: articoli tematici legati alle passeggiate: come preparare il sacco, scelta dell'abbigliamento, cartine, meteo in montagna, ecc.
3) album fotografici: tutte le foto di ogni passeggiata, senza commenti. Li trovi in basso a sinistra.
4) pensieri sparsi:ogni tanto scrivo una riflessione sulla vita, attinente al viaggio...


I testi che compaiono in rosso sono link, normalmente a pagine esterne al mio blog, che ho verificato personalmente alla data di pubblicazione dell'articolo. Se dovessi accorgerti che non funzionano più, e me lo comunichi, te ne sarò grato.

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Frequenza dell'aggiornamento

In linea di massima, per scrivere qualcosa, devo fare una passeggiata. Dato che non posso andare tutti i giorni (purtroppo), troverai un articolo nuovo in media ogni due settimane, con una frequenza maggiore in estate, e minore in inverno. Se sei iscritta/o alla newsletter, riceverai un avviso automatico ogni qualvolta pubblico un nuovo articolo.

Ringraziamenti

Ci sono alcune persone che direttamente o indirettamente hanno contribuito a questo blog, e che desidero ringraziare:

mia moglie Rita, per la fiducia che mi dimostra anche quando scelgo itinerari che sembrano pazzi; inoltre mi istruisce sui nomi dei fiori e delle piante


i compagni di passeggiata, che accettano i miei inviti alle scampagnate, non mi pongono domande, e condividono con me la fatica ed il piacere, non ostante le sorprese (qualche volta);

Pietro, per le revisioni relative alle PLB (pagina sulla sicurezza in montagna): oltre alla revisione mi ha scritto quasi un terzo dell'articolo;

Fernando: per le revisioni relative alla meteo in montagna: oltre alla revisione mi ha scritto praticamente metà articolo;

Andrea, per la revisione del testo relativo alla serie "
Laghetti alpini della Svizzera Italiana";


Cristina, per avermi indicato l'esistenza di questo server di blog. Lei tra l'altro, ha terminato da poco la traversata in solitaria dell'oceano Atlantico su di una barca a vela di 8.5 metri (praticamente un guscio di noce). Visita il suo blog (basta clickare sul suo nome), le sue avventure fanno commuovere.


Per concludere (ed iniziare): BUONA LETTURA.



Vista sul Piano di Magadino salendo alla capanna Mognone


Indice di tutte le escurioni, in ordine decrescente di data 


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Parole chiave

Geolocalizzazione: Svizzera, Ticino, Sopraceneri, Sottoceneri, Leventina, Bedretto, Blenio, Riviera, Mesolcina, Calanca, Maggia, Verzasca, Onsernone, Muggio, Bellinzonese, Locarnese, Luganese, Mendrisiotto 

 

Interessi: trekking, escursioni, passeggiate, foto, natura, rifugi, capanne, flora, fauna, laghi

 

Percorsi: forestale, sentiero, transumanza, valico, passo, bocchetta, ganna